I dintorni di Napoli: Nola

Quando si visita la Campania vi sono dei luoghi indimenticabili come la città di Napoli, gli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, la Penisola Sorrentina, i Campi Flegrei e tanto altro ancora.

Tuttavia, vi sono numerosi luoghi, talvolta meno noti al grande pubblico, che andrebbero visitati. Tra questi, vi è senz’altro la cittadina di Nola.


La storia della città di Nola

La città di Nola è situata a circa 28 Km a Nord Est da Napoli. Secondo le fonti storiche antiche, Nola fu fondata intorno all’801 a.C. dal popolo italico degli Ausoni. Successivamente, Nola fu conquistata dagli Osci, dagli Etruschi e dai Sanniti. In seguito, Nola fu espugnata dai Romani nel 311 a.C.

Nel 14 d.C., a Nola, morì Ottaviano Augusto il primo imperatore romano.

Nei primi secoli del Cristianesimo, Nola fu un importante centro di vita religiosa con sede episcopale fin dal III secolo; patria di San Felice e sede alla fine del IV secolo, di San Paolino di Bordeaux che ne fu eletto Vescovo nel 409.

Nola fu distrutta dai Vandali nel 455 ed il suo nome fu dimenticato quasi del tutto per molti secoli. Soltanto dopo l’anno 1000, vi fu una certa ripresa della città che però, nel 1256 fu espugnata da Manfredi che la unì al Reame di Sicilia. Divenne, poi, feudo del Conte Guido di Monfort, nel 1269, dopo che Manfredi era stato sconfitto nel 1266 nella battaglia di Benevento.

La città passò quindi per eredità alla famiglia Orsini che vi dominò fino al 1528; in questo periodo, riconquistò l’antico splendore.

Nel 1548, in Nola nacque Giordano Bruno, celebre filosofo morto martire della libertà di pensiero nel 1600.

Dopo la fine del dominio degli Orsini, Nola fu inglobata definitivamente nel Regno di Napoli e così rimase fino all’Unità d’Italia nel 1861.

Ricordiamo, infine, che nella città di Nola, nel 1820 ebbero inizio i moti risorgimentali napoletani che costrinsero re Ferdinando a concedere la costituzione.


Cosa visitare a Nola?

In Nola e nei suoi dintorni vi sono numerosi monumenti e luoghi di interesse di cui tratteremo brevemente.

Chiese ed edifici religiosi del comune di Nola

Tra gli edifici religiosi di Nola possiamo ricordare i seguenti:

- La Cattedrale di Nola: la chiesa è stata ricostruita nel 1900, dopo un incendio e contiene la cripta del patrono San Felice. Recentemente, sotto la cattedrale è stata ritrovata una domus ecclesiae, finora unica testimonianza in Campania.

- Chiesa di San Biagio: si tratta di un edificio religioso in stile tardo-rinascimentale, costruito riutilizzando un antico impianto termale risalente all'età dell’Impero Romano. Al di sotto della chiesa vi è una cripta dove sono visibili i resti di una domus romana del III sec. d.C.

La chiesa di San Biagio è abbellita da marmi policromi e dipinti dei più grandi pittori del Seicento napoletano.

- Convento di Sant'Angelo in Palco: è un Convento Francescano dedicato all'Arcangelo San Michele, fondato molto probabilmente da Raimondo Orsini, feudatario di Nola intorno al 1440. L’edificio religioso è denominato "del Palco", poiché esso si affaccia, quasi come da un palco naturale, tra gli uliveti ed alberi verdeggianti della fertile campagna nolana.


La Reggia Orsini a Nola

Tra gli edifici civili si ricorda soprattutto la Reggia Orsini, un palazzo-fortezza che affaccia sulla piazza intitolata a Giordano Bruno. Il palazzo fu edificato dal conte Orso Orsini intorno al 1460 e dal 1994 è sede del tribunale di Nola.

I siti archeologici di Nola

In Nola e nei suoi dintorni si trovano numerosi siti archeologici. Tra questi ricordiamo:

- Villaggio Preistorico di Nola: il sito, risalente alla Età del Bronzo (1800 a.C.) è denominato la "Pompei dell'Età del Bronzo" poiché ha un eccezionale valore archeologico. Sono visitabili i calchi in alzato di due capanne, che si sono conservate grazie al fango causato dall'eruzione del Vesuvio detta "delle Pomici di Avellino".

- L'anfiteatro romano: il monumento è conosciuto con il nome di "Anfiteatro Laterizio". Si tratta di uno dei più antichi e più grandi anfiteatri della Campania e risale al I sec. d.C. Misura 138x108 metri ed è stato portato alla luce soltanto in parte. L’anfiteatro è visitabile solo su prenotazione.

- Complesso delle basiliche paleocristiane di Cimitile: a pochi chilometri da Nola si trova un gruppo di edifici di culto dedicati ai santi Felice, Stefano, Tommaso, Calionio, Giovanni, ai Martiri e alla Madonna degli Angeli. Gli edifici più antichi risalgono al IV secolo, ma il periodo di massimo splendore è quello racchiuso tra la fine del IV secolo e l'inizio del V, allorché S. Paolino di Nola vi si ritirò come monaco, prima di diventare vescovo della città intorno al 409.


I musei di Nola

- Museo storico-archeologico: si trova all'interno dell'ex convento medioevale delle Canonichesse Lateranensi. E’ dedicato alla storia del territorio di Nola a partire dall'età preistorica fino al XVIII secolo. Tra le sezioni del museo di maggiore interesse ricordiamo quelle del Villaggio Preistorico di Nola, dell'età ellenistico-romana e quella tardo-medioevale. Nella sezione storico-artistica si trovano opere di autori quali Ferdinando Sanfelice, Antonio Vaccaro, Girolamo Imparato, Micco Spadaro, Agostino Beltrano ed altri. È inoltre presente una sezione dedicata interamente alla "riggiola" napoletana.

- Museo diocesano: ospitato negli spazi adiacenti alla cattedrale, al suo interno sono conservate diverse opere di grande valore artistico e religioso, come l'Annunciazione di Cristoforo Scacco di Verona.


La famosa festa dei Gigli

In Nola, nel corso dell’anno, hanno luogo numerose feste popolari, tra cui la più importante è certamente la Festa dei Gigli che dal 2013 è stata riconosciuta come Patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. La Festa, realizzata in onore di San Paolino compatrono di Nola, ha luogo nel mese di giugno ed è caratterizzata da una processione di otto obelischi di legno, detti Gigli, alti fino a 25 metri. I Gigli vengono portati a spalla da un gruppo di oltre 100 uomini (detto "paranza") per le vie del centro storico della città.

Come arrivare a Nola?

In treno: alla stazione di Nola, sulla linea Napoli – Nola - Baiano della Circumvesuviana. Oppure alla stazione di Nola, sulla linea Cancello – Avellino e Salerno – Caserta delle Ferrovie dello Stato

In auto: sulla Caserta – Salerno, uscita di Nola (da Caserta al km 19, da Salerno al km 36). Oppure Napoli – Canosa, si interseca con l'A30 (da Napoli al km 16, da Canosa al km 156).