Nella storica via di Napoli chiamata Via Foria, animata da botteghe di antiquariato, rosticcerie e pasticcerie, sorge una sorprendente oasi naturale di pace e benessere: il Real Orto Botanico di Napoli, un’area che conta un’estensione di 12 ettari e ben 25.000 esemplari.
Alternare una camminata nel vivace centro storico lì alle porte, in cui sfavillano arte e folklore, con una rilassante passeggiata nel verde, è senza dubbio un modo gradevole di trascorrere una giornata in città.
Origini e storia dell'Orto Botanico di Napoli
Fondato da Giuseppe Bonaparte, l’Orto Botanico di Napoli vide i suoi albori nel 1811, durante il dominio francese, con l’obiettivo di moltiplicare le spezie utili alla salute, all’agricoltura ed all’industria.
Il primo direttore dell’Orto, Michele Tenore, diede risalto all’attività scientifica sul piano della ricerca e alla didattica. Furono messe a coltivazione molte specie di interesse in campo medico, accanto a piante esotiche. Si dedicò in modo significativo anche alle relazioni estere, intercorse con le maggiori istituzioni botaniche d’Europa. A conclusione della sua esperienza come direttore della struttura, nel 1860, l’Orto Botanico di Napoli vantava unaricca gamma di specie coltivate, che ancora oggi sfiorano il numero di 9.000.
Oggi esso rientra tra le strutture dell’Università Federico II e fa parte della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Aree espositive
L’Orto Botanico di Napoli offre svariate chiavi di lettura dei suoi percorsi. Le piante notevoli, le bioinvasioni o l’influenza dell’acqua sulla biodiversità sono solo alcuni esempi delle passeggiate tematiche che possono essere effettuate.
Piante insettivore
Piante acuatiche
Serre e altre strutture
Nelle serre vengono coltivate le piante il cui optimum vitale non appartiene al clima mediterraneo. Al loro interno la temperatura e l’umidità vengono attentamente regolate così da ricreare le condizioni ideali per la sopravvivenza di specie esotiche di particolare interesse.
L’Orto Botanico di Napoli comprende cinque serre: la Serra Monumentale Merola o Stufa temperata; le Serre Califano; le Serre di riproduzione e moltiplicazione di felci e orchidee; leSerre delle piante utili e la Serra Tropicale Messicana – Mangrovieto.
Un altro interessante edificio visitabile è il Castello edificato tra il XVI e il XVII secolo, oggi sede delle attività amministrative e tecniche, oltre che del Museo di paleobotanica ed etnobotanica.
Nella Sezione sperimentale delle piante officinali, vengono custoditi semi di molte piante utili e altri tipi di esemplari vegetali. Qui ritroviamo:
- Piante officinali
- Piante velenose
- Giardino Cromo-sensoriale
- Area dei progenitori dei principali fruttiferi
- Frutteto
- Campi sperimentali
Altri strutture ospitano il C.I.S.M.E. (Centro Interdipartimentale di Servizio per la Microscopia Elettronica) e la Sezione di Biologia Vegetale del Dipartimento delle Scienze Biologiche – Università degli Studi di Napoli Federico II
Via Foria, 223
Come raggiungere l'Orto Botanico di Napoli - Orari e prezzi
Metropolitana Linea 2, fermata Cavour, percorrere 800 mt a piedi in direzione piazza Carlo III
Metropolitana Linea 1, fermata Museo, percorrere 800 mt a piedi in direzione piazza Carlo III
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14.
È necessaria la prenotazione telefonica al numero 0812533937
Nelle domeniche del Maggio dei Monumenti non è necessaria la prenotazione.
Per aperture eccezionali consultare il sito ufficiale.
L’ingresso al parco è gratuito.
Attività organizzate all'interno dell'Orto Botanico
Lo scenografico Orto, con le sue atmosfere incantate, è anche teatro a cielo aperto di gradevoli spettacoli per grandi e piccini. Esso si presta ad ambientazioni fiabesche, con le tematiche della promozione teatrale rivolta all’infanzia e alla gioventù, ma anche a quelle del mistero, con altri filoni di rappresentazioni teatrali indirizzate agli adulti.
Tanto spazio ai giochi ma anche alla letteratura, con le rappresentazioni delle storie tratte dai libri più letti e omaggi ai grandi autori classici, come Omero, Conrad, Mastriani, Leopardi, ma anche i contemporanei. È consigliabile seguire la programmazione durante il proprio soggiorno a Napoli, per non perdere questi fantastici eventi.
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