Storia del Cammeo: le sue origini tra leggenda e realtà

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Napoli è una città ricca di sfumature. Spesso nella tradizione napoletana il mito si fonde con la storia, anche l'arte della lavorazione del Cammeo, affonda le sue radici nella leggenda. Si narra che già gli antichi greci praticavano quest'arte, per poi diventare arte amanuense romana dopo che gli stessi greci furono conquistati da Roma

I romani inglobarono quest'arte nella vita di tutti i giorni ma soprattutto nelle cerimonie di culto religioso. Con l'avvento del cristianesimo e del medioevo quest'arte cade nel dimenticatoio, tanto da essere praticata perlopiù nelle regioni africane che affacciano sul mediterraneo, fino al 1800 quando l'Italia e, in particolare Napoli con Torre del Greco e i suoi artigiani. 

Come viene prodotto il cammeo: lavorazione di un gioiello artistico

La lavorazione del cammeo avviene in diverse fasi: si inizia con la scelta della conchiglia, per poi procede con la scoppatura , ovvero si pratica un taglio sulla parte superiore della conchiglia la cosiddetta “coppa”. Seguono la segnatura e la sagomatura, intagliando all’interno della coppa i profili da definire successivamente con la fase di dettaglio, l’aggabbatura, che conferisce alla conchiglia la forma voluta. Infine gli incisori provvedono alla definizione e alla lucidatura.

La resa finale è una pietra dall'elevato tasso artistico, che racchiude in pochi centimetri, decine di ore di lavoro. 

L'arte del cammeo a Napoli

L’arte della lavorazione del cameo si sviluppò a Napoli nella zona di Torre del Greco insieme a quella del corallo, grazie agli scambi commerciali provenienti dall’Africa e dall'America centrale. Torre del Greco ha raggiunto l'apice del successo grazie proprio a ai suoi artigiani, tanto che, nel 1876, venne istituita la Scuola d’Incisione sul Corallo e di Disegno artistico industriale, trasformando la cittadina torrese in uno dei poli per la lavorazione del corallo e delle conchiglie più importanti al mondo.

 Ancora oggi la scuola napoletana detiene il primato per le più avanzate tecniche di  lavorazione del cameo e del corallo e per la pregevolezza dei manufatti.

Il museo del Cammeo a Napoli

Fulcro di questa tradizione secolare, nel centro storico partenopeo, è la rinomata Gerolomini gallery, punto rivendita e  museo del cammeo, che tra le sue proposte offre decine di bellezze dell'arte dell'intarsiare le pietre, i coralli e le conchiglie che catturano lo sguardo e l'attenzione. Si va dai più noti cammei nudi con i volti di donna, agli stili floreali più elaborati, passando per scene di vita quotidiana dell'antichità. 

Un luogo bellissimo dove puoi innamorarti di un'arte amanuense tipica della tradizione secolare napoletana. Corri a scoprire di nuovo l'arte del cammeo anche grazie al piccolo museo del cammeo.