Lo scorso 3 dicembre si è chiusa una settimana chiave per Città della Scienza. Difatti, è volto al termine Futuro Remoto, festival scientifico che quest'anno ha raggiunto la XXXV edizione. Inoltre, è terminata anche la Settimana-Italia Cina della Scienza, Tecnologia e Innovazione

Cooperazione Italia-Cina: un simbolo di Città della Scienza

Iniziamo trattando la connessione Italia-Cina che va avanti ormai da 11 anni, un evento che quest'anno si è strettamente collegato a Futuro Remoto. Quest'ultimo ha visto nelle Transizioni il suo tema principale, e proprio tra i due paesi è nata una collaborazione forte sull'argomento che ha visto l'impiego di quasi 50 scienziati e più di 300.000 spettatori online dall'Oriente.

La settimana si è chiusa con tre nuovi importanti accordi di cooperazione scientifica tra le parti, organizzando 44 nuovi incontri di partneriato. Inoltre, è stata rinnovata la volontà di proseguire sulla strada della collaborazione e dell'internazionalizzazione per affrontare le sfide globali. Tema cardine non può che essere quello dell'ambiente, sostenendo un approccio di cooperazione tra i ricercatori per il beneficio dei cittadini al di là dei confini geopolitici. 

La collaborazione Italia-Cina è in piena regola con gli ideali di Città della Scienza, che da sempre si propone di ottimizzare la divulgazione scientifica al grande pubblico attraverso la cooperazione all'interno degli ambienti tecnologici e culturali. Negli ultimi anni sono stati raggiunti in totale 90 accordi in diversi settori, con la partecipazione di quasi 10.000 delegati agli eventi, 100 progetti congiunti e la valorizzazione di sistemi nazionali di ricerca ed innovazione. Tutto finalizzato alla promozione di scambi accademici, scientifici e tecnologici, favorendo diffusione e progresso.  

Il successo di Futuro Remoto

Le attese non sono state tradite. Nonostante la pandemia ancora in atto, Futuro Remoto è stato un successo assoluto con 45.000 spettatori registrati per la XXXV edizione dell'evento. In atto dal 23 novembre al 3 dicembre, Futuro Remoto è stato molto intenso, con giorni densi di incontri, dibattiti, science show e mostre interessanti. Tutto è stato incentrato sul tema delle Transizioni nelle più molteplici sfumature, un nucleo di discussione più che mai attuale.

Si è mostrato raggiante in merito Riccardo Villari, presidente di Città della Scienza, il quale ha a lungo parlato al termine della manifestazione. Il numero uno del museo scientifico napoletano ha espresso soddisfazione perché, si legge, "i temi della divulgazione della scienza e della cooperazione internazionale sulla ricerca guardano verso la direzione giusta, rispondendo alle esigenze dei cittadini". In ogni caso, non è finita qui, a Città della Scienza c'è ancora, come sempre, grande spazio per il progresso

Gli ultimi eventi di Futuro Remoto

Come abbiamo preannunciato, non è finita qui per il progresso e la divulgazione scientifica a Città della Scienza. Difatti, fino a gennaio 2022 ci saranno ancora altre 4 mostre in presenza attive sul tema delle Transizioni. Iniziamo presentando "Lo Spazio nel Tempo_Le Mappe Celesti dalla carta al bit", una mostra che ricostruisce l'evoluzione del concetto di mappa celeste e di cartografia planetaria.

Successivamente, abbiamo "I colori della prosperità", una mostra sui frutti del vecchio e nuovo mondo, retta tra gli altri dall'Università degli Studi di Napoli "Federico II" e dalla Suor Orsola Benincasa. Si tratta di un viaggio nel passato nella biodiversità botanica osservabile nei festoni vegetali progettati da Raffaello e dipinti da Giovanni da Udine. Altra interessante mostra è "HEMP TRANSITION CANAPA", che rappresenta le infinite qualità e opportunità di impiego della specie di Cannabis sativa e industriale.

Infine, troviamo "ITALIA: L'ARTE DELLA SCIENZA", un percorso espositivo costituito da racconti di donne e uomini di scienza del passato e del presente, curato tra gli altri da Città della Scienza

Lo spettacolo di Futuro Remoto non è ancora finito, pronto a stupire il pubblico e gli appassionati ancora per un altro mese con quattro mostre imperdibili. Per quanto riguarda il festival vero e proprio, l'appuntamento è all'anno prossimo con tante novità e sempre con la scienza al primo posto.