Il porto di Napoli
Fondato dai greci, ampliato dai romani, portato alla massima espansione da angioini e borboni il porto di Napoli è da sempre una porta per la città. Attraverso il suo porto Napoli ha visto passare secoli di storia pieni di cultura e personaggi illustri che ne hanno arricchito la storia.
La storia delle origini del porto di Napoli
Napoli è stata fondata da un gruppo di greci che da Rodi approdarono sulle coste dell'attuale Cuma, prima di decidere di espandersi verso oriente fondando Neapolis e il suo porto. Sin dai tempi dei greci prima e dei romani poi, il porto è sempre stato uno snodo militare, ma nei secoli si aprì sempre più ai traffici marittimi e agli scali commerciali, assumendo importanza crescente, tanto da diventare uno dei principali porti del Mediterraneo.
Il porto greco-romano prevedeva un grande bacino protetto nell'area dell'attuale piazza Municipio e una piccola insenatura in quella di piazza Bovio.
Il porto di Napoli nella storia: dai normanni alla stazione marittima di oggi
Dopo la colonizzazione greca e il dominio dell'impero romano, Napoli, come tutta l'Italia, sopporta un periodo di dominazioni straniere che a secoli alterni si sono succeduti nel governare la città, lasciando in essa sempre un marchio indelebile del loro passaggio, dal punto di vista artistico e culturale. Anche il porto di Napoli non è stato esente da queste trasformazioni.
Dopo la caduta dell'impero romano, Napoli ha conosciuto un periodo di grande splendore con l'avvento dei Normanni tanto che la città riuscì addirittura ad entrare nella ristretta cerchia della lega anseatica, che attraverso accordi commerciali e di trasporto dal mar Baltico collegava le città del Mediterraneo. Il porto che ormai si affermava in tutta Italia conobbe un ulteriore ampliamento durante il regno angioino prima e aragonese poi, con la creazione del molo angioino di fronte al Maschio angioino e di un nuovo braccio, il cosiddetto braccio alfonsino, verso est dal molo grande durante la dominazione spagnola.
L'affermazione a livello europeo arriverà qualche secolo più tardi con i Borboni, quando Napoli, da capitale del Regno delle due Sicilie, conosce un nuovo periodo di sviluppo economico, sociale e culturale. Vennero creati diversi nuovi moli e i cantieri navali vennero ampliati con un arsenale ai piedi del quartiere di Santa Lucia. L'espansione del porto di Napoli continuò anche durante l'Unita d'Italia che regalò alla città ulteriori moli d'attracco, l'elettrificazione del porto e la prima stazione marittima della città sull'attuale molo Pisacane di fronte via Marina.
Agli inizi del '900 la bellezza del porto di Napoli tornò a splendere rigogliosa con la creazione dei Cantieri del Mediterraneo e con l'inizio del Ventennio venne realizzata anche la nuova Stazione marittima su progetto di Cesare Bazzani, di fronte al Maschio Angioino sull'attuale molo Beverello.
Visitare il porto di Napoli
Il porto di Napoli oggi è uno dei più affollati d'Italia, tappa di diversi tour da ogni luogo d'Europa, offre a chi lo visita spettacoli incredibili. Una volta arrivati al porto veniamo accolti da una vista maestosa con la collina del Vomero sormontata da Castel Sant'Elmo e il Maschio Angioino che ci fanno da cornice puoi in poco tempo visitare alcuni tra i luoghi cittadini più belli.
Dalla stazione Marittima suddetta, al Maschio Angioino, passando per il teatro Mercadante e la nuova piazza Municipio su progetto di Alvaro Siza e Souto de Moura, ma ancora a due passi anche il palazzo reale, il teatro San Carlo e la Galleria Umberto.
Queste sono solo alcune delle attrazioni che la città di Napoli offre al suo arrivo dal porto e che non puoi perderti assolutamente.
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