Vivere un food tour a Napoli è la miglior scelta possibile per scoprire per davvero la città. Difatti, il cibo rappresenta l'anima napoletana, quasi tutto si lega all'atto del mangiare o affini. Che sia un dolce, una pizza, un bel piatto di pasta o anche solo una tazzina di caffé.
Tutto si lega alla gastronomia e al cibo, come un grosso e saporito filo rosso che unisce il cuore dei napoletani e la loro terra. Ne vengono da sé le numerosissime opzioni per tutta Napoli. Quali sono le tappe da fare? Dove si mangia cosa? Scopri insieme a noi come sperimentare un perfetto food tour a Napoli.
Come scegliere le tappe di un food tour a Napoli

Una delle poche certezze che abbiamo al mondo è la qualità del cibo a Napoli. Qui mangerai benissimo ovunque tu vada, pressocché in ogni angolo della città: dal centro alla periferia, passando per le vie più turistiche. Pertanto, optare per un food tour a Napoli è sempre una buona idea.
5. Food tour a Napoli: scopri il centro storico e la vera pizza napoletana

Il punto di partenza per un food tour a Napoli deve essere necessariamente la pizza, la pietanza che maggiormente simboleggia la città. Essendo Napoli la patria della pizza, è più difficile trovare posti dove mangiarla male anziché bene.
4. Food tour a Napoli: il cuoppo e lo street food napoletano

Quando si viene a Napoli bisogna assolutamente partecipare ad uno street food tour, per conoscere la città attraverso i monumenti più belli del centro mentre si gustano tutte le specialità della cucina locale, ma in formato mini e rigorosamente fritto.
La cucina partenopea infatti riserva uno spazio privilegiato alla frittura, di terra o di mare che sia. Nella sua versione street food, viene tipicamente servita nel “cuoppo”, un cono di carta da riempire con un’incredibile varietà di cibi declinati nella versione finger food, dalle frittatine di pasta ai crocché di patate, passando per gli arancini di riso e per le fritture di pesce con alici e gamberi.
L’elenco delle specialità sarebbe lunghissimo, e praticamente infinito quello dei luoghi dove è possibile trovare queste delizie; in ogni caso uno street food tour è il modo più pratico e soprattutto gustoso per vivere una squisita esperienza culinaria mentre si passeggia tra chiese centenarie, palazzi storici, negozi, alla scoperta dei segreti di una città ricca di fascino.
3. Terza tappa del food tour: archeologia e primi piatti tradizionali di Napoli

Allontaniamoci per un attimo dal centro per ricordare anche le assolute meraviglie archeologiche che Napoli ha da offrire. Pompei con i suoi scavi non ha bisogno di presentazioni, ma un altro must see è sicuramente Ercolano, con un sito archeologico di uguale importanza. Gli scavi, situati a meno di mezz’ora di treno da Napoli, si trovano in un’area ricca di tradizioni culinarie, proprio come il resto della città. È l’occasione perfetta per continuare i nostri food tour napoletani ponendo l'accento stavolta sui primi piatti.
La pasta è una religione in tutta Italia, forse qui un po' di più. Dopo una full immersion nella storia antica approfitta allora per una pausa in agriturismo dove iniziare a conoscere i primi piatti che ormai spadroneggiano in lungo e in largo nelle preferenze popolari.
Solo per ricordarne alcuni, puoi provare la Genovese, a base di cipolle, o l'eterna pasta e patate, per non parlare dello scarpariello, tutto a base di pomodoro fresco, o della Nerano, cremosi spaghetti con zucchine fritte e provolone del monaco. Un mix di aromi e sapori impareggiabili.
2. Food tour al profumo di mare: i migliori piatti di pesce a Napoli

Il nostro food tour a Napoli prosegue con un altro simbolo della città: il mare. Se vieni qui in viaggio, prova assolutamente una bella cena, o anche pranzo naturalmente, a base di pesce. Tutto fresco e tutto rigorosamente buonissimo. Diremmo anche ovviamente, visto che siamo a Napoli!
Naturalmente puoi andare vicino al mare, ci sono diversi ristoranti a Pozzuoli situati tra tra il lungomare Sandro Pertini e il porto. La zona di Santa Lucia invece è quella dove è nato il polpo alla Luciana, e cioè il polpo affogato nel sugo di pomodoro e condito da olive nere. Autentico capolavoro della cucina napoletana sono gli scialatielli ai frutti di mare, un particolare formato di pasta da accompagnare con vongole, lupini e telline. In alternativa, c’è un grande classico, gli spaghetti alle vongole.
Nulla di meglio, allora, che regalarsi un’esperienza al cento per cento autentica alla Pignasecca, strada a ridosso del centro storico, nota per le sue pescherie. Non a caso è proprio qui, nel cuore del folklore e della tradizione, che puoi vivere una giornata veramente unica, un tour del mercato in compagnia di un abitante del luogo; fatta la spesa non resta che cucinare insieme per imparare a preparare una cena di ben tre portate da gustare in compagnia. Sarà un ricordo veramente indelebile della tua vacanza a Napoli.
1. La pausa dolce: food tour napoletano tra babà, sfogliatelle e caffé

Prima di andare e di lasciare Napoli, conviene fare la scorpacciata di dolci. È impossibile trovare delizie simili altrove, dunque eccoci pronti ad aiutarti a capire dove e cosa mangiare tra le tantissime "opzioni dolci" presenti. Non ci dimentichiamo certo del caffè, parleremo anche di quello!
Conosci già le classiche sfogliatelle, divise tra ricce e frolle a seconda dell'impasto e della preparazione scelta? Sono ottime e famose quanto i babà, dall’impasto spugnoso intriso nel rum, o la pastiera, una sorta di torta di grano. Tra i vicoli di Spaccanapoli o lungo via Toledo trovi le pasticcerie storiche, ma prendendo parte ad una visita guidata del Rione Sanità potrai vedere celebri palazzi antichi, street art, e soprattutto potrai provare una famosissima dolcezza locale, il fiocco di neve, diventato negli anni una vera pietra miliare della pasticceria di Napoli.
Queste sofficissime cupoline arricchite con una delicata crema a base di ricotta di pecora si sciolgono in bocca, e potrai anche accompagnarle all’imperdibile tazzina di caffé. E se ti coglie il dubbio, l'acqua da bere prima o dopo, ti consigliamo di berla prima, come si fa a Napoli, così da lasciare intatta la pura essenza del caffé.
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