Banco di Napoli: la storia di un grande Istituto in Mostra

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La storica sede del Banco di Napoli

Dal 26 novembre scorso fino al prossimo 28 febbraio, c’è la possibilità di visitare (nei giorni feriali e zona gialla permettendo) nel Museo di Napoli – Collezione Bonelli presso la Fondazione “Casa dello Scugnizzo” una mostra di documenti, oggetti e testimonianze riconducibili al Banco di Napoli.

La mostra vuole essere un omaggio all’antico Istituto di Credito Partenopeo. La data 26 novembre, diviene in tal senso simbolica in quanto rimanda al 26 novembre 2018, giorno che decretò la soppressione di un’Istituzione le cui origini risalivano al 1463.

La Mostra è stata fortemente voluta da Gaetano Bonelli, giornalista e artefice di un Museo dedicato alla città di Napoli, nel quale nel corso di oltre sei lustri, ha acquisito straordinari reperti sul Banco di Napoli, tanto da aver conquistato la più importante raccolta che tratti dello storico Istituto napoletano.

Una sezione con tutte le più significative testimonianze presenti nella collezione, che contempla: manifesti, locandine, assegni, libri, opuscoli, fedi di credito, fotografie, medaglie. Un repertorio di cimeli unici ed in gran parte inediti, che per la loro varietà, hanno dato vita a quella che può considerarsi la più ricca ed articolata mostra dedicata ad una Banca.


La storia delle origini del Banco di Napoli

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Il Banco di Napoli è stata una delle più importanti e antiche banche del mondo; le sue origini risalgono ai cosiddetti banchi pubblici dei luoghi pii, sorti a Napoli tra il XVI e il XVII sec., in particolare ad un monte di pietà, il Banco della Pietà, fondato nel 1539 per concedere prestiti su pegno senza interessi. Alcuni studiosi ne fanno risalire le origini al 1463, quando la Casa Santa dell’Annunziata già operava a Napoli. Questa data di fondazione renderebbe il Banco di Napoli la più antica banca al mondo in continua attività sino al 2018.

Con l’Unità d’Italia acquisisce il nome corrente di Banco di Napoli. Nel tempo cambiano anche le sedi che, dall’originaria sede del Monte di Pietà sita in S. Biagio dei Librai in pieno Centro Storico di Napoli, trova la sua finale collocazione nel nuovo Palazzo del Banco di Napoli di Via Toledo.


Fondazione Casa dello Scugnizzo: storia del luogo della mostra

La Casa dello Scugnizzo si occupa da quasi 60 anni dei minori e delle relative famiglie. Infatti, è una realtà socio-educativa radicata nei quartieri popolari di Napoli, nei quali opera da decenni non solo con al finalità di prevenzione del disagio, della deviazione e dell’emarginazione sociale, ma anche di promozione della partecipazione dei diritti di cittadinanza e del complessivo sviluppo di comunità.

Il Presidente Antonio Lanzaro si è ritenuto onorato di aver conosciuto Gaetano Bonelli, che è sempre stato presente sia nella Fondazione sia attraverso questa prestigiosa raccolta museale. “Adesso che la raccolta si è ampliata con i prestigiosi cimeli del Banco di Napoli, tanto più Gaetano Bonelli si presenta come uno dei maggiori collaboratori della Fondazione e in genere di questo tipo di attività. La Mostra sul Banco di Napoli contiene dei pezzi di incredibile valore, sia dal punto di vista storico sia sotto il profilo politico-economico”.


Banconote e monete storiche del Banco di Napoli

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Pezzo della collezione Banco di Napoli

La mostra rappresenta una traccia di identità e memoria, con uno sguardo molto attento al passato, ma in proiezione futura, con un forte messaggio rivolto alle generazioni che verranno. Il materiale esposto, di estremo interesse storico, è stato raccolto da Gaetano Bonelli con estrema cura e selezionato grazie all’aiuto di Giovanni Ardimento, storico, numismatico, referente dell’area economica del Museo di Napoli che vanta una collezione che include ben venti aree tematiche.

Molti oggetti sono stati recuperati da librerie antiquarie, mercatini, aste, scambi tra collezionisti, donazioni. Essi offrono la possibilità di conoscere uno spaccato che va dai primi anni del ‘700 alla seconda metà del secolo scorso, testimonianze davvero uniche, inedite o rarissime, attraverso le quali si ha modo di avere conoscenza piena di quello che è stato ed ha rappresentato questa benemerita e grandiosa istituzione.

Tra le testimonianze più rare un libercolo di Francesco Cangiullo “La Lirica nel Banco di Napoli in occasione del suo quadruplo centenario”, che fu stampato nel 1939 in tiratura limitata su carta pregiata nel numero di 125 esemplari, tanti quanti erano i funzionari del Banco di Napoli. La copi esposta è l’unico esemplare attualmente esistente di quell’edizione, poiché dopo la caduta del regime fascista, l’autore si pentì di aver scritto quel pezzo che conteneva echi di antisemitismo e riferimenti di lodi al duce e per questo motivo, ritirò tutte le copie di quell’opera che non compare neanche nella sua bibliografia. 

Altri pezzi di raro valore sono rappresentati da fedi di credito e madre fede a firma del Generale Pietro Colletta, carta intestata del Banco di Napoli del contratto d’affitto da parte di Gaetano Filangieri Jr. a Francesco Saverio Mercadante. Ancora testimonianze della storia del Banco: fotografie di vecchie sedi, medaglie, un regio decreto sull’ordinamento dell’istituto bancario, datato 27 aprile 1863, che si può considerare come un vero e proprio atto di nascita del Banco di Napoli, così come antiche monete e banconote risalenti ai primi del ‘900.


Info: come partecipare alla mostra sul Banco di Napoli

Patrocinio Fondazione "Casa dello Scugnizzo"
Patrocinio e sponsor Gruppo Seniores del Banco di Napoli

Luogo:
Fondazione Casa dello Scugnizzo

Indirizzo: Piazzetta san Gennaro, 3 - Materdei - Napoli - Campania

Quando: dal 27/11/2020 - al 28/02/2021 

Visite su prenotazione: 3404844132

Vernissage: evento online

Generi: documentaria

Ingresso: gratis

piazzetta san Gennaro, 3