La Torta e l'Insalata Caprese: l'incontro tra dolce e salato

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Oggi abbiamo preparato per gli amanti della gastronomia e della buona tavola un gustoso e divertente itinerario nella cucina made in Napoli. Si tratta di due ricette semplici ed efficaci che sono universalmente conosciute con lo stesso nome: stiamo parlando dell'Insalata Caprese e della Torta Caprese. Per evitare le solite diatribe tra gli amanti del dolce e del salato non faremo torto a nessuna delle due, e vi sveleremo segreti e retroscena di entrambe. Anzi, vi invitiamo a "prendere due piccioni con una fava" e,  vi esortiamo a  concedervi, in una bella giornata d'estate, questo nutriente ed appagante esperimento: un bel pranzo con tanto di dessert con le nostre due beneamate specialità, magari proprio al cospetto dei venerandi Faraglioni di Capri. Allora preparatevi per comprare nel più vicino supermarket  gli ingredienti che vi elencheremo e siate pronti a sfoderare il vostro talento culinario.

Storia e ricetta dell'Insalata Caprese

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Partiamo, ovviamente, dal salato, per dare qualche indicazione storica sulla nascita dell'Insalata Caprese, della quale esistono varie versioni, che però, concordano tutte unanimemente sul luogo di origine della ricetta: la splendida isola di Capri.  In una delle più accreditate si attribuisce l'invenzione della pietanza ad un muratore del dopoguerra che, per spirito patriottico, avrebbe per primo utilizzato basilico, pomodoro e mozzarella per infarcire il proprio panino, in memoria dei colori del tricolore italiano e per la gioia del proprio palato. Una merenda fresca, indicata per un lavoro pesante come il suo, soprattutto se svolto in estate. Un'altra versione dei fatti, invece, retrodata la prima apparizione della Caprese ai primi anni venti del ventesimo secolo, nel menù di una cena futurista svoltasi all'Hotel Quisisana di Capri. Pare che l'idea di servire l'innovativa leccornia al poeta Filippo Tommaso Marinetti fosse legata alla sua reticenza nei confronti della cucina di stampo tradizionalista: una trovata, quindi, per accontentare lo spirito anticonformista dell'intellettuale di origine egiziane.

Per quel che concerne la preparazione, invece, ecco cosa vi suggeriamo per ottenere il miglior risultato attenendovi alla ricetta tradizionale.

Gli ingredienti e le quantità per due persone sono: 4 o 5 pomodori di qualità fiascone o di cuori di bue da insalata o tondi classici, meglio se freschi e privi di qualsiasi ammaccatura; 200 grammi di mozzarella di bufala o di fior di latte campano che bisognerà opportunamente sgocciolare; poi per condire il tutto in maniera adeguata, l'immancabile basilico fresco, un cucchiaino d'origano, olio extravergine d'oliva, sale e se volete anche del pepe. 

Per quel che concerne la preparazione e l'impiattamento, invece, vi consigliamo di lavare e asciugare in maniera perfetta i pomodori e di tagliarli con un coltello fine per farne delle fette di 6-7 mm di spessore, di disporli su di un tagliere e, infine, di cospargere il tutto con del sale; passate ad affettare le mozzarelle mantenendo lo stesso spessore delle fette di pomodoro e incominciate l'impiattamento servendovi del basilico per il fondo del piatto che andrete ad utilizzare. Cercate di alternare il pomodoro alla mozzarella e di utilizzare il basilico per accompagnare e sottolineare le coppie pomodoro-mozzarella oltre che per decorare il piatto. Infine un filo d'olio ed una spolveratina di origano, renderanno la vostra creazione perfetta e pronta per essere consumata. 

Ricordiamo che la Caprese può essere servita come antipasto, come contorno o anche come primo piatto se accompagnata dal pane, o nel pane, come raccontato nell'aneddoto del manovale caprese, caratteristiche che la rendono indicata per ogni circostanza, soprattutto per il breve tempo di esecuzione che è grossomodo di 5 minuti. 

Allora vi è piaciuta? Speriamo di sì, ma non esagerate e lasciate spazio nel vostro stomaco "per la versione zuccherata". 

Torta Caprese: quando nasce e come prepararla

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Anche la nascita della Torta Caprese è avvolta da un alone quasi leggendario, e tra le versioni che ci sono state tramandate, la più attendibile è sicuramente la seguente. In un laboratorio di pasticceria artigianale di Capri, il famigerato dolce sarebbe stato creato dal cuoco Carmine di Fiore per una sorta di involontario quanto geniale errore. Allo chef napoletano era stata commissionata la preparazione di una torta di mandorle da alcuni malavitosi inviati dal celebre boss Al Capone per svolgere i loro loschi affari nell'isola campana. Forse perché spaventato dai propri clienti, di Fiore, però, dimenticò di aggiungere la farina all'impasto. Ma questa dimenticanza, anziché costargli la vita come si sarebbe aspettato, entusiasmò i malavitosi per l'innovativo effetto che ne derivò: la torta, infatti era morbida all'interno e croccante all'esterno! I malviventi chiesero addirittura la nuova ricetta al cuoco, che in seguito continuò a perfezionarla e a prepararla per i suoi futuri clienti.

Un'altra versione della vicenda, invece, colloca la nascita del dolce in un diverso scenario storico. Siamo in epoca borbonica, alla corte di Ferdinando IV di Borbone, il re nasone, e della sua bella e capricciosa consorte, Maria Carolina d'Asburgo. Quest'ultima, presa da una nostalgia culinaria, pare avesse richiesto ai cuochi di corte di prepararle una Torta Sacher. Purtroppo nessuno conosceva la ricetta del dolce tanto amato dalla principessa, la quale, però, su richiesta degli chef, gliene descrisse con accuratezza aspetto e sapore. Il risultato fu strabiliante, e da allora una nuova ricetta arricchì la già rinomata cucina napoletana.

Ma tralasciando la storia per il momento, quali sono gli ingredienti indispensabili per ottenere una buona Torta Caprese? Eccoli a voi: innanzitutto l'immancabile cioccolato fondente, 140 grammi circa; poi 100 grammi di burro e 130 grammi di zucchero; 150 grammi di mandorle senza guscio; 3 uova; un cucchiaino di lievito per dolci ed infine del cacao amaro e dello zucchero a velo. 
Per quel che concerne la preparazione, invece, ecco la migliore strategia da adottare: prendete un pentolino e fate sciogliere per bene al suo interno il cioccolato fondente, lo zucchero ed il burro.
Poi una volta sciolto il tutto, lasciate raffreddare il composto così ottenuto, e quando diventa tiepido, versatelo in una ciotola dove dovranno essere aggiunte le mandorle ben tritate ed il lievito dolciario.
Poi in un altro contenitore separate i tuorli dagli albumi e aggiungetene soltanto uno al composto preparato in precedenza, e mescolate il tutto con un cucchiaio di legno. Al risultato ottenuto, mescolate anche i tre albumi appositamente montati a neve. In seguito munitevi di uno stampo per torte ed imburratelo e cospargetelo di cacao amaro, e nel letto così preparato, versate il composto ben amalgamato in precedenza.
Fate cuocere tutto in forno per circa 35 minuti ad un temperatura di 180 gradi e quando avete finito, servite la vostra torta infarcendola con lo zucchero a velo.

E poi? E poi non vi resta altro da fare che assaggiarla, e non vi preoccupate se non riuscite a resistere alla tentazione di finirla tutta prima di prendere il vostro aliscafo per Capri.