La storia di Maria D’Avalos e del suo fantasma risale al 1590, quando lei ed il suo amante Fabrizio Carafa furono scoperti insieme in una delle stanze del Palazzo San Severo da Carlo Gesualdo, Principe di Venosa e legittimo marito di Maria.
La relazione fra i due amanti iniziò a causa dell’impetuosa personalità di Maria che, dopo quattro anni di matrimonio, si stancò del marito, definito come un uomo indifferente, poco attraente e morboso (nei modi), interessato soltanto alla sua passione per la musica e non a lei come moglie, dalla quale aveva avuto un figlio di nome Emanuele.
Durante una festa tenuta dall’aristocrazia Napoletana, infatti, Maria conobbe Fabrizio, che apparteneva al casato dei Duchi di Andria; era conosciuto inoltre come L’Arcangelo, per via del suo aspetto affascinante e per il fatto che all’epoca era sposato con Maria Carafa, una nobildonna napoletana, dalla quale aveva avuto quattro figli.
Da quel momento in poi, i pettegolezzi riguardanti la loro relazione adultera si diffusero in tutta la città e aumentavano a dismisura, fino alla tragica morte avvenuta il 17 ottobre 1590, per la mano assassina del principe di Venosa il quale, colmo di gelosia, uccise i due amanti con un coltello ed ordinò poi di esporre i loro corpi nudi il mattino seguente sulle scalinate di Palazzo San Severo, sotto gli occhi dell’intera città.
Palazzo San Severo ed il fantasma di Maria
Scenario di questo evento drammatico è il Palazzo San Severo, situato a Piazza S. Domenico Maggiore, che fu costruito intorno al XVI secolo da Paolo Di Sangro.
Si narra che, da quel giorno in poi, ogni singola notte, coloro che vivevano nei pressi del Palazzo riuscivano a sentire in maniera distinta la voce di Maria, per secoli e secoli.
Anche coloro che vivevano all’interno di esso furono maledetti per il resto delle loro vite.
Ma nel 1889 un’ala del Palazzo crollò, facendo emergere la stanza dove avvenne il tragico epilogo, e dando vita alla leggenda secondo la quale il fantasma di Maria D’Avalos continui ad aggirarsi di notte per la piazza, indossando abiti succinti e cercando il suo amore perduto.
Ecco perché il Palazzo San Severo rappresenta una delle pagine più affascinanti della storia di Napoli: in esso è possibile trovare bellezza, arte, scienza ed un pizzico di mistero.
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