La Campania è una regione dove sentimento religioso e folklore s'incontrano per unirsi inconfondibilmente. Ed è proprio durante i grandi eventi religiosi come la Settimana Santa che questa doppia anima viene fuori, con le sue numerose e ferventi manifestazioni. Abbiamo deciso, quindi, di preparare per voi un itinerario con le celebrazioni pasquali più importanti e significative della Campania Felix.
La Processione Bianca e la Processione Nera di Sorrento
Tra le tante celebrazioni della Settimana Santa in provincia di Napoli, di grande impatto emotivo sono quelle che si svolgono nella penisola sorrentina. La più celebri sono la Processione Bianca e la Processione Nera di Sorrento. I loro nomi derivano dai colori delle vesti dei membri delle due confraternite che organizzano i sacri cortei. La Processione Bianca si svolge durante la sera del Giovedì Santo e rappresenta l'incessante e doloroso incedere di Maria Vergine alla disperata ricerca del proprio Figlio. Da qui la scelta del bianco, simbolo della purezza della Madonna.
La Processione Nera, invece, si svolge la notte del Venerdì Santo, per rievocare i dolorosi e luttuosi avvenimenti della crocifissione e della morte di Gesù. Il cammino del solenne corteo è accompagnato dalla marcia funebre suonata da più di duecento musici, ed è caratterizzato dalla presenza dei simboli più significativi della Passione, da fiaccole e da insegne sacre.
La Processione delle Croci e dei Paputi di Sarno
In provincia di Salerno tra le cerimonie pasquali più interessanti c'è quella che si svolge a Sarno, nell'antico borgo medievale di Terravecchia. Ci riferiamo alla Processione delle Croci e dei Paputi, una tradizione nata grossomodo nel XII secolo. La mattina del Venerdì Santo una numerosa serie di penitenti travestiti con un cappuccio bianco che rappresentano le nove confraternite del paese, cominciano una processione penitenziale caricandosi sulle spalle delle croci in legno. Infatti la parola Paputo trae le sue origini dal latino Pappus che vuol dire vecchio. In pratica i Paputi rappresentano le vecchie anime peccaminose che espiando le proprie colpe, "rinascono a nuova vita", proprio come Gesù con la sua Resurrezione. Tra i più intransigenti i confratelli di San Matteo, che incedono rivestiti da una tunica tutta rossa, simbolo del sangue versato dal Cristo per riscattare il genere umano.
La Settimana Santa a Frigento
In provincia di Avellino è di grande interesse la Settimana Santa di Frigento. Il Giovedì Santo, ad esempio, si organizza una processione che si dirige verso il Sepolcro di Cristo, accuratamente ricostruito. Al solenne corteo partecipano i fedeli del paese ma anche i cosiddetti Incappucciati, i penitenti più ortodossi, una volta riuniti in tre confraternite. Le celebrazioni pasquali di Frigento proseguono con la Processione del Venerdì Santo la cerimonia che rievoca il tragico momento dell'ascesa di Gesù al Calvario. Protagonisti dell'evento un cospicuo numero di Misteri, delle statue ottocentesche di cartapesta rivestite in stoffa che rappresentano i momenti salienti della Passione. I Misteri di Frigento sono conservati durante la Quaresima nella chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo per essere adorati dai fedeli e durante il corteo del Venerdì Santo sono posti all'entrata dei palazzi più importanti della città, in memoria di un'antica tradizione di origine spagnola.
La Lavanda dei Piedi e l'Ultima Cena a Reino
In provincia di Benevento tra i riti pasquali più significativi c'è quello che si svolge a Reino, un antico borgo medievale. Qui si organizza ogni Giovedì Santo una suggestiva rappresentazione dell'Ultima Cena. Il dramma sacro ha inizio nella chiesa della SS. Annunziata dove ha luogo la classica Lavanda dei Piedi e la distribuzione di pagnotte benedette ai partecipanti. Quest'ultimi si dirigono solennemente in corteo verso il Cenacolo, preparato ogni anno da una famiglia del paese, che si occupa di addobbarlo con panni antichi, oro e coperte. Gli invitati, dopo aver consumato il pasto sacro con tanto di pane, vino ed acqua, fanno ritorno nuovamente nella chiesa dell'Annunziata per partecipare con il parroco e gli altri fedeli alla veglia funebre.
L'indomani la cerimonia prosegue con la struggente Processione del Venerdì Santo, accompagnata dal suono di un singolare strumento musicale, la Troccola, in luogo delle tradizionali campane che secondo un'antico costume sono proibite nel corso della settimana di Pasqua.
L'Ufficio delle Tenebre e la Processione del Venerdì Santo a Sessa Aurunca
In provincia di Caserta è molto suggestiva ed emozionante la celebrazione della Settimana Santa che si svolge a Sessa Aurunca. Nei primi tre giorni della settimana le congreghe della città si riuniscono in processione per adorare il Santissimo Sacramento conservato nella Cattedrale di origine romanica. Il mercoledì, invece, nella chiesa dei Frati Minori a San Giovanni a Villa si svolge l'Ufficio delle Tenebre, altrimenti detto Terremoto. Durante la cerimonia si spengono progressivamente ad ogni canto liturgico i 15 ceri collocati sull'altare. Solo l'ultimo resta acceso e viene nascosto dietro l'altare per lasciare tutti i fedeli al buio, i quali, presi dallo sconforto, rumoreggiano a gran voce, per simulare il boato del terremoto che sconquassò la terra dopo la morte di Gesù. Al momento della ricollocazione sull'altare del cero superstite, la massa dei fedeli finalmente si acquieta. Il Cristo è risorto e finalmente può tornare a splendere la luce divina!
Molto commovente anche la Processione del Venerdì Santo dove sono protagoniste numerose donne vestite a lutto che incedono scalze al suono di struggenti marce funebri.
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