Da una collezione privata alla nascita di un museo

Tutto ha inizio da una passione, quella del giornalista e cultore di storia patria Gaetano Bonelli per il collezionismo. Viene introdotto a questo interesse all’età di dodici anni quando incomincia a collezionare francobolli.

Con il passare degli anni, l’interesse per il collezionismo si allarga anche ad altri oggetti. Ma dato il suo fortissimo amore per Napoli sente il bisogno di collezionare qualsiasi cosa riguardi la sua benvoluta città: dai vecchi mazzi di carte ai biglietti dei tram a cavallo.

Alla passione, mista a curiosità, si aggiunse lo studio e l’ormai adulto Bonelli lavora per realizzare il suo sogno: far della sua collezione un museo sulla città di Napoli! Oggetti di importanza autentica (e non solo materiale) acquisiscono finalmente il loro vero valore.

La raccolta di Bonelli è frutto di una ricerca ultratrentennale, nata dal desiderio di documentare con taglio antropologico gli aspetti più originali ed inediti del vissuto quotidiano della città di Napoli.



Museo di Napoli: in una stanza la storia della città

Un repertorio di testimonianze unico nel suo insieme, in quanto testimonianza di una collezione ricca e variegata, nella quale non mancano le mirabilia. Curiosità, cimeli, documenti ed oggetti dalla provenienza più disparata, ma tutti accumunati da un unico filo conduttore: la cultura e la civiltà napoletana.

Circa diecimila testimonianze suddivise in venti aree tematiche, quali: trasporti, emigrazione, enogastronomia, igiene e farmacopea, commercio, banche e compagnie assicurative, giochi e lotterie, filatelica, giuridica, religiosa, fotografia, cartoline, urbanistica ed architettura, spettacolo (teatro, cinema, circo), istruzione, autografi, giornalismo, editoria, politica.

Dalle matrici in legno delle carte napoletane datate 1825 ad un’immaginetta in stoffa della prima metà dell’Ottocento raffigurante la Madonna dei Cinesi a Napoli con tanto di occhi a mandorla. Figurano nella raccolta “Il Cappello di San Gennaro”, reliquia da contatto della prima metà del XIX sec., i Progetti della vecchia Stazione Centrale di Napoli, quelli delle Funicolari cittadine, i biglietti del tram a cavallo della fine dell’Ottocento, locandine teatrali di tutti i teatri napoletani a partire dall’epoca preunitaria ed una serie di preziosi documenti di carattere politico-amministrativo, quali i pizzini dei garibaldini all’atto dell’ingresso in città. Manifesti e locandine pubblicitarie, calendari, cataloghi di antiche ditte, le testimonianze inerenti al fenomeno dell’emigrazione e tanto altro ancora…


Museo di Napoli: la nostra esperienza dopo la visita guidata

Noi di Visit Naples siamo stati personalmente invitati da Gaetano Bonelli per godere della sua intrigante collezione! Durante la spiegazione di ogni cimelio e documento, oltre allo studio su di esso, nelle sue parole ci ha trasmesso la sua passione. Dietro ogni cosa che vedrete nel Museo di Napoli ci sono aneddoti interessanti e spesso divertenti, che rendono ancora più unica la storia di Napoli.

Al momento della nostra visita, la Mostra è in maggior parte concentrata sulle reliquie del Banco di Napoli. Per questa tematica la visita parte dai documenti più antichi che risalgono addirittura a prima della fondazione vera e propria del Banco di Napoli, quando questo era ancora Banco dei Poveri e dello Spirito Santo. Di questo poi banconote di loro produzione, locandine di spettacoli promossi dal Banco di Napoli, documenti firmati da personaggi illustri di Napoli, progetti e fotografie che documentano la presenza del Banco di Napoli nel mondo e quant’altro.

Di questa raccolta è interessante anche il legame affettivo che Bonelli ha voluto in qualche modo mettere in risalto. Nella mostra anche il documento di identità e la medaglia per gli anni di carriera e fedeltà al Banco di Napoli del nonno Gaetano Bonelli.

Fra le altre collezioni interessante la presenza di un citofono di fine Ottocento realizzato a Napoli dalla Fabbrica Caputo (1880). Come testimonianza politica poi abbiamo visto il primo manifesto delle prime elezioni tenutesi a Napoli dopo l’Unità d’Italia. Poi ancora tante testimonianze riguardo all’immigrazione e locandine dei più importanti teatri napoletani. Meravigliosa poi nella collezione enogastronomica l’autentica caffettiera napoletana.

Insomma, una collezione che rapisce e tocca il cuore, napoletani e non. Usciti da lì avrete la voglia di tornare a casa e raccontare di ciò che avete visto, diventandone quasi ambasciatori e sostenitori!

Questa realtà, vuole essere un luogo di condivisione, studio e divulgazione della cultura napoletana. La Collezione Bonelli si propone di sensibilizzare adulti e bambini alla bellezza e conoscenza della storia di Napoli.



Quando si crede in qualcosa si deve fare tutto il possibile per farla avverare!
Gaetano Bonelli

Piazzetta San Gennaro A Materdei, 3, 80136 Napoli NA


Dove si trova il Museo di Napoli?

Il Museo di Napoli – Collezione Bonelli, in attesa di poter essere mostrato in maniera permanente in spazi più ampi, è attualmente ospitato dalla Fondazione Casa dello Scugnizzo, in Piazzetta San Gennaro a Materdei. Zona e quartiere molto caratteristico di Napoli, in pieno centro storico, a pochi passi dalla pizzeria Starita, la pizzeria più antica di Napoli.

A cinque minuti a piedi dalla fermata della metro di Materdei, è raggiungibile anche dalla fermata Museo e da Piazza Dante camminando per 15 minuti.


Prenota la tua visita al Museo di Napoli - Collezione Bonelli

È possibile prenotare una visita guidata chiamando il numero 3404844132 oppure inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica museodinapoli@gmail.com.

Museo di Napoli – Collezione Bonelli: Presso Fondazione Casa dello Scugnizzo – Piazzetta San Gennaro a Materdei, 3 - Napoli