La Napoli segreta potrebbe essere un titolo che richiama l'esoterico o il mistero, ma oggì non è così. Il mio intento è quello di portarti in un itinerario di luoghi nascosti ed insoliti disseminati lungo la città.

Tra questi ti mostrerò vicoli, piazze, luoghi che non tutti conoscono e probabilmente nemmeno tutti i napoletani.

I vicoli sconosciuti più caratteristici di Napoli

Napoli è stracolma di luoghi caratteristici da visitare, ma ci sono degli angoli nascosti disseminati lungo la città, sconosciuti anche ai napoletani, ma che meritano di essere visitati per la loro incommensurabile bellezza.

Ecco a te un piccolo itinerario tra questi angoli non troppo remoti di Napoli.

Lo scalone di Montesanto

Napoli è una città che sale in collina dal mare e inizialmente, prima dell'avvento delle grandi infrastrutture, come la funicolare prima e la metropolitana poi, a farla da padrone erano le scale. Tra queste ho deciso di indicarti una delle più caratteristiche: il monumentale scalone di Montesanto.

Un luogo nascosto che può essere raggiungibile solo dopo aver superato i vicoli tortuosi del quartiere di Montesanto e che si appoggia alla collina, collegando idealmente il corso Vittorio Emanuele con il centro storico. Un luogo silenzioso e ameno che offre una visione di insieme del centro storico partenopeo con il Vesuvio sullo sfondo. Fu realizzata nel 1869 per volontà dell'architetto Gaetano Filangieri, principe di Satriano, e dopo una lunga scalinata in pietra lavica si divide in una scalinata a doppia rampa, unendosi idealmente alla scala della Pedamentina, che arriva fino alla Certosa di San Martino.

Il vico Freddo a Rua Catalana

Intorno alla meta del XIV secolo, la regina di Napoli Giovanna I d'Angiò, incentivò il commercio in tutta la città, assegnando a commercianti di diverse nazionalità un'area della città. Tra questi c'è il vico Freddo a Rua Catalana, assegnato agli spagnoli in cui risiedevano artigiani della latta, rigattieri e sugherai. Il vicolo è da sempre un laboratorio a cielo aperto e nel 1997 questa sua antica vocazione è tornata in auge grazie al lavoro dell'architetto e designer Riccardo Dalisi, che coinvolgendo gli artigiani ancora presenti nella zona ha trasformato Rua Catalana in un vero e proprio museo a cielo aperto con installazioni e botteghe disseminate in ogni angolo del vicolo.

Il Vico Freddo a Rua Catalana si trova ai confini del centro storico partenopeo all'interno della zona portuale. 

Vico Santa Maria delle Grazie: il vicolo dell'amore

Magari il suo nome sarà sconosciuto ai più, ma Vico Santa Maria delle Grazie è uno dei vicoli che negli ultimi anni ha riscosso più successo tra le strade di Napoli, soprattutto tra i più giovani. Ai più è noto come il vicolo dell’amore. Le tradizionali corde che solitamente ospitano i tradizionali panni stesi, ora sono pieni di cuori e cartelloni piene di frasi d'amore e di canzoni da Pino Daniele a Rocco Hunt. 

E proprio con il videoclip di una canzone del rapper salernitano che il Vico Santa Maria delle Grazie raggiunge la ribalta della cronaca e dei social, diventando uno dei vicoli più fotografati della città. 

La strada della Fontana della Spinacorona

Probabilmente anche a molti dei napoletani, via Giuseppina Guacci Nobile, nei pressi di piazza Nicola Amore, sarà un luogo sconosciuto, ma ha una caratteristica che in molti potrebbero conoscere. Infatti in questa via è posta la Fontana della Spinacorona, conosciuta anche come Fontana delle Zizze. Il suo nome è una conferma di come a Napoli sacro e profano si uniscano e si influenzino a vicenda, essendo addossata alla chiesa di Santa Caterina della Spina Corona.

La prima traccia storica è in un documento del 1498, ma fu restaurata nel XVI secolo, come confermato dalla presenza dello stemma di Carlo V. L'opera, di chiara influenza barocca, raffigura due simboli della città: la sirena e il Vesuvio. Nell'iscrizione scolpita nel marmo vi è il racconto della raffigurazione "Dum Vesevi Syrena Incendia Mulcet” (Mentre la Sirena addolcisce l'incendio del Vesuvio). La sirena lascia sgorgare l'acqua limpida dal suo seno (da qui il nome fontana delle Zizze), che ricade in una vasca decorata da bassorilievi.

Un antro arecheologico sconosciuto: via San Carminiello ai Mannesi

All'angolo con via Duomo si trova una via che raccoglie in se una storia millenaria. Via Carminiello ai Mannesi ospita uno dei complessi archeologici più sconosciuti di tutto il centro storico partenopeo: il complesso di Carminiello ai Mannesi. 

Il complesso di Carminiello ai Mannesi ospitava l'antico complesso termale della città di Neapolis tra il I a.C. e il II d.C. Nei secoli successivi in quel punto fu eretta la chiesa di Santa Maria del Carmine ai Mannesi che fu completamente distrutta dai bombardamenti ma che ha dato il nome alla strada. I lavori di rimozione delle macerie hanno portato alla luce il complesso romano che durante l'epoca repubblicana era una grande domus aurea che in età imperiale venne trasformato in un grande complesso imperiale.

Il complesso per la sua fragilità è spesso chiuso, ma quando si è fortunati e si riesce a trovare aperto, è un'esperienza da provare per visitare un pezzo dell'antica Roma nel bel mezzo del centro storico di Napoli.

Ho cercato di mostrarti una serie di vicoli di Napoli meno noti ma con una bellezza intrinseca. Una serie che potrebbe essere interminabile e che non può che essere aggiornata ogni giorno. Quindi non perdere altro tempo, corri a Napoli a vedere la bellezza dei suoi vicoli.