Quello che stai per leggere è un vademecum che esplora il cuore e l’anima moderna di Napoli incastrata a forza nei folkloristici cliché della città.
Sarà un compito arduo, anche perché modernità e architettura a Napoli sono simbolo di una città dicotomica, slanciata in avanti ma sempre legata ai fasti del passato.
La ricetta di questa guida è, comunque, molto semplice: una città complessa e stratificata come sfondo e una serie di sorprese lungo tutta la città. Nella Napoli, brulicante e stratificata, in cui sfera pubblica e privata si mescolano tra i vicoli della città, l’architettura moderna non sembrava aver trovato posto, e invece alla fine di questo vademecum scoprirai, che non è proprio così.
Ma, prima di tutto, bisogna capire cosa si intende per Napoli moderna? L’architettura moderna napoletana fa riferimento a tutta la produzione architettonica che va dai primi anni '20 fino agli '80 del Novecento e non ha un modello ideale da seguire ma è adattata alla città e alla sua natura. Il contesto della città detta legge e crea un’architettura moderna che è, quindi, solo napoletana.
La Napoli velata: Villa Oro e la Casina del Boschetto
L'innovazione della città di Napoli: storia e tanta architettura moderna
Credi che sia finita qua? Non crederai alle mirabilia che ti aspettano nel centro storico di Napoli. Una delle cose che ti lascerà senza fiato, se sei appassionato di architettura e design, è il Palazzo delle poste. Una mega fabbrica che occupa l’intera piazza Matteotti e gran parte del tracciato di via Monteoliveto. Un esempio dell’architettura razionalista italiana ed espressionista europea. Appena ci entrerai, ti sembrerà che il tempo si sia fermato a quasi un secolo fa, ma gli arredi e le scelte tecnologiche sono incredibilmente attuali e vengono ancora utilizzati, nonostante sia stato realizzato prima della Seconda Guerra Mondiale.
Centro direzionale Napoli Torri gemelle
Il Palazzo delle Poste è stato per anni il cuore pulsante del primo centro direzionale della città, prima che sul finire degli anni Settanta, venisse realizzato il primo centro direzionale ad opera dell’architetto Kenzo Tange, il primo agglomerato di grattacieli italiano e dell’Europa meridionale. Quando ti sposterai tra gli assi del centro direzionale, capirai ancora di più la bellezza di Napoli, perché ti sembrerà di aver varcato uno stargate e di essere in un nuovo mondo e in un altro tempo, una sensazione mistica che proverai solo entrandoci.
La Napoli estesa: la Mostra d'Oltremare e i suoi tesori
Mostra d'Oltremare Napoli moderno
Di Napoli si può dir tutto, ma non si può mai affermare una cosa soltanto. Scoprirai che a Napoli, c’è una città nella città, la Mostra d’Oltremare. È un gruppo di edifici, piazze e strade che sono stati realizzati con l’intento di donare alla città uno spazio fieristico, ma che gli ha regalato alcune tra le architetture più belle della città.
fontana esedra mostra d'oltremare Napoli
Ma perché una città nella città? Appena entrerai da piazzale Tecchio, capirai la vocazione urbana di questo spazio, la piazza principale è disegnata sulle proporzioni di piazza San Marco a Venezia e il fronte scenico di questa piazza è il teatro Mediterraneo, affiancato sul lato dalla bellissima e mastodontica fontana dell’Esedra, che ricorda gli specchi d’acqua della Reggia di Caserta.
Mostra d'Oltremare Napoli Cubo d'Oro
Questo piccolo vademecum si muove su poche opere ma può essere applicato alle altre decine di opere dell’architettura moderna di cui Napoli pullula, tra le altre la stazione di piazza Garibaldi, la casa del Portuale di Aldo Rossi, la Facoltà di ingegneria, il complesso Piazza Grande, etc.
Di Napoli si può dir tutto, ma non si può mai affermare una cosa soltanto, eccetto una, ossia che non puoi perderti quest’esperienza mozzafiato.
Lascia un commento