Milleduecento stanze, un parcho immenso, un giardino all'inglese e poi fontane, cascate, statue. La Reggia di Caserta, patrimonio UNESCO e capolavoro del barocco, è la Versailles italiana voluta da Carlo di Borbone re di Napoli, futuro Carlo III di Spagna, e firmata da uno dei più importanti architetti del tempo: Luigi Vanvitelli.
Un'opera grandiosa, che per bellezza, imponenza e importanza non è seconda a nessuno degli altri palazzi reali d'Europa. Un luogo in cui perdersi tra la magnificenza dell'arte e le meraviglie del paesaggi, a una manciata di chilometri da Napoli.
Perché visitare la Reggia di Caserta
Si potrebbe dire che la Reggia di Caserta sia il palazzo dei record. Forse meno celebre rispetto ad altri, vanta però numeri da capogiro.
Con i suoi cinque piani e quaratasettemila metri quadri di estensione totale è la residenza reale più grande al mondo. Trenta sono gli anni occorsi per completare i lavori, che nemmeno il suo autore riuscì a vedere compiuti. Il progetto fu infatti portato a termine da Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, con ancora altre aggiunte nei decenni successivi.
Furono circa tremila gli operai che vi lavorarono e la spesa totale fu esorbitante anche per un re. Si stima che oggi ammonterebbe a più di quattrocento milioni di euro.
Da visitare anche perchè nonostante l'indiscutibile opulenza dei marmi, degli stucchi dorati, degli affreschi e dei velluti, questa opera è un esempio di eleganza dove convivono in armonia il barocco, il neoclassico e il rinascimentale. Anche grazie al suo stile e alle sue atmosfere, la Reggia di Caserta è stata anche set di importanti film, come Angeli e Demoni o Star Wars.
Reggia di Caserta, qual è la sua storia?
Il 20 gennaio 1752, giorno del compleanno di re Carlo di Borbone, iniziavano i lavori per la costruzione della nuova residenza del sovrano, parte di un progetto più ampio che avrebbe cambiato per sempre il volto del territorio. Il re voleva un palazzo degno di rivaleggiare con quelli di Versailles o Schönbrunn, e scelse il feudo di Caserta perché meno esposto agli attacchi dal mare rispetto a Napoli.
Ad occuparsi dell'opera fu Luigi Vanvitelli, che arrivò appositamente da Roma, dove era impegnato anche nei lavori presso la basilica di San Pietro, "prestato" al re da Papa Benedetto XIV. Il progetto era a dir poco grandioso. Oltre al parco, comprendeva anche la piazza ellittica antistante, da cui doveva partire un lungo viale che portava direttamente a Napoli, realizzato poi solo in parte. È stata invece completata una delle maggiori opere d'ingegneria del XVIII secolo, l'acquedotto Carolino che doveva alimentare la reggia, lungo trentotto chilometri e creato sul modello degli antichi acquedotti romani.
Tra epidemie, rallentamenti dovuti alla morte di Vanvitelli e al fatto che lo stesso re Carlo lasciò Napoli per il trono di Spagna nel 1759, i lavori durarono decenni, per concludersi definitivamente solo nel 1845.
Reggia di Caserta: cosa vedere
Visitando la Reggia di Caserta ti accorgerai sin da subito di essere in un luogo speciale. L'ingresso principale, ad esempio, è l'inizio di una lunghissima veduta prospettica che, attraversando tutto il pianterreno, tramite la così detta galleria cannocchiale, continuna ininterrottamente in linea retta attraverso il parco, per quasi cinque chilometri di lunghezza totale.
Nell'ala sinistra si trova il teatro di corte, con la tipica pianta a ferro di cavallo, cinque ordini di palchi, e il soffitto decorato con inserti di oro zecchino; la visita dei sontuosi appartamenti reali, però, inizia proprio al centro del Palazzo. Qui si trova lo scenografico scalone d'onore che porta al piano superiore dove è collocata la camera più grande dell'edificio, la sala del trono. Da non perdere le sale di Marte, quella di Astrea e quelle delle Quattro Stagioni, dove l'eleganza e lo sfarzo degli arredi non potrà lasciarti indifferente. Splendida anche la biblioteca voluta dalla regina Maria Carolina, che comprende due sale di lettura, tre di consultazione e custodisce quattordicimila volumi.
Lo scalone d'onore dà accesso anche alla Cappella Palatina, per la quale il re volle "i marmi più belli del regno" e il Vanvitelli scelse colori vivaci che costituiscono uno dei tratti distintivi di questa chiesa dove ancora oggi la domenica si dice messa.
Il parco della Reggia di Caserta
L'immenso parco della Reggia di Caserta, come lo conosciamo oggi, è una versione semplificata rispetto al progetto originario. Nonostante ciò, è un luogo incredibilmente ricco di cose da vedere.
La prima parte è un giardino all'italiana, con i viali che disegnano rigide geometrie e che sul versante est portano verso la città di Caserta, mentre su quello ovest conducono al Bosco Vecchio. Qui si trovano un piccolo castello ottagonale con tanto di fossato, e una peschiera, un lago artificiale di dimensioni piuttosto grandi.
Proseguento lungo il viale centrale, la passeggiata continua per diverse centinaia di metri lungo la Via dell'Acqua. Qui il viale corre lungo il fianco di lunghissime vasche dalla forma rettangolare fortemente allungata, intervallate da sculture e cascatelle, per culminare in uno dei luoghi più belli dell'intero parco, la fontana di Diana e Atteone. Alle spalle del ricco gruppo scultoreo, ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, si trova un ripido dirupo da cui scorrono le acque di una scenografica cascata.
Da questo punto si accede anche al grande giradino all'inglese, sul lato est. Venticinque ettari di terreno che ospitano innumerevoli specie botaniche, piccoli edifici, rovine archeologiche ispirate agli scavi di Pompei e anche un piccolo bosco di bambù.
Come visitare la Reggia di Caserta: le info utili
Essendo uno dei siti storici più importanti d'Italia, oltre che patrimonio UNESCO, la Reggia di Caserta diventa sempre più poplare. Per evitare sovraffollamento i biglietti sono in numero limitato. Il primo consiglio, quindi, è di comprarli on line per assicurarsi l'ingresso. Il Palazzo Reale di Caserta è anche una delle attrazioni incluse nel Naples Pass.
Il costo del biglietto è di 18€ ma come tutti i musei statali d'Italia, è gratuito la prima domenica del mese. Da ricordare che in questa circostanza restano chiusi il Giardino Inglese, le Sale Vanvitelli e il Teatro di Corte.
È inoltre possibile acquistare i biglietti solo per il parco, al costo di 9€ o solo per la reggia, al costo di 12€.
Per poter visitare tutto con calma, considera che tra il palazzo e il parco, la visita durerà circa sei ore. All'interno del parco, inoltre, c'è una navetta elettrica che va dall'ingresso alla fontana di Diana e Atteone, dove si trova anche un piccolo ristorante. Il costo è di 2,50€ a/r. È possibile anche noleggiare bici, anche elettriche, all'ingresso del parco.
Gli orari di apertura sono 9:30 - 19:30 per il palazzo, e 8:30 - 18:00 per il parco, il cui orario di chiusura varia però a seconda della stagione. È consigliabile quindi verificare sul sito ufficiale.
La reggia è chiusa il 1° gennaio, il 25 dicembre e tutti i martedì.
Reggia di Caserta: come arrivare
Caserta, con tutte le sue bellezze da visitare, è ben collegata con Napoli.
Dalla stazione di Piazza Garibaldi i treni sono frequenti e la stazione di Caserta è a soli pochi minuti dalla Reggia.
Dall'aeroporto di Capodichino ci sono bus che arrivano direttamente alla Reggia di Caserta.
In auto le uscite Caserta nord sull'autostrada A1 e Caserta sud sull'autostrada A30 sono entrambe valide. La Reggia non dispone di un parcheggio, ma a Caserta ce ne sono molti custoditi.
Per chi viaggia in camper, all'interno del parco si trova il Bosco di San Silvestro che dispone di un'area di sosta camper.
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